Il caso “Pussy Riot”, Riot Grrrls al servizio della geopolitica (aggiornato)

Pubblichiamo questo articolo dal noto sito americano di informazione politica  Counterpunch che ha il pregio di analizzare la questione “Pussy Riot” evitando isterismi o trasporti adolescenziali, inquadrando il caso e la sua rilevanza mediatica all’interno della guerra geopolitica giocata ormai con armi del tutto “non convenzionali” della quali (comunque la si pensi) sarebbe il caso di prendere atto, riconoscendole come tali. Buona lettura…. (L’aggiornamento -imperdibile- alla fine della prima serie di video)

The Pussy Riot Flap (Useful Idiots of the Anti-Putin Movement?)

di Mike  Whitney

A marzo di quest’anno, tre ragazze dalla banda femminista punk-rock Pussy Riot sono state arrestate con l’accusa di “atti di teppismo motivato da odio religioso o di ostilità” per aver messo in scena una performance non autorizzata e profana nella Chiesa del Cristo Salvatore di Mosca. Le tre donne arrestate – Maria Alyokhina, Nadezhda Tolokonnikova e Ekaterina Samutsevitch- dicono che la loro azione non aveva lo scopo di mettere in ridicolo la chiesa o di irridere i credenti, ma di voler attirare l’attenzione sulla repressione politica che esiste sotto la presidenza russa di Vladimir Putin. “Non volevamo offendere nessuno … Le nostre motivazioni erano esclusivamente politiche”, ha detto la Tolokonnikova. Il processo alle tre ragazze avviene a Mosca, dove un verdetto è atteso da un giorno all’altro. L’accusa chiede una condanna a tre anni in un carcere di minima sicurezza.

Il processo ha attirato l’attenzione di tutto il mondo e una serie di celebrità, tra cui Sting, Madonna e Danny Devito hanno parlato per conto delle imputate. Ecco un estratto di un articolo della Reuters apparso Martedì mattina: 
”Lunedì la pop-singer Madonna ha chiesto alla Russia di non incarcerare le tre Pussy Riot per la loro protesta in una chiesa, mentre l’ex tycoon del petrolio Mikhail Khodorkovsky , dal carcere dove si trova, ha paragonato questo processo ad una inquisizione medievale “. (Reuters) È interessante notare cheil parere di Khodorkovsky è stato inserito tra il gran numero di articoli scritti su questo incidente, cosa che suggerisce che la copertura dei media faccia parte di un programma ben più ampio, per screditare Putin. Ricordiamoci che “Nel mese di ottobre 2003, Khodorkovsky fu arrestato, portato a Mosca con l’accusa di vari reati di frode per evasione fiscale.” E, a maggio, 2005 i giudici hanno riconosciuto Khodorkovsky e Platon Lebedev colpevoli di sei capi d’accusa tra cui l’evasione fiscale e sono stati condannati a nove anni di carcere ciascuno.(BBC) L’idea che un oligarca, calcolatore come Khodorkovsky sia una vittima innocente di una caccia alle streghe è una sciocchezza politica fasulla propagandata dai media occidentali. Putin l’ha sintetizzata meglio quando ha detto: “Un ladro deve stare in carcere”. Allora, che sta succedendo veramente qui? Perché la Reuters usa una citazione di Khodorkovsky, un criminale condannato, come titolo per difendere una banda punk-rock ? Immaginate se Tony Hayward, della BP, fosse stato buttato in galera per aver inquinato il Golfo del Messico. Questo fatto lo qualificherebbe come esperto del sistema giudiziario americano? Allora la Reuters dovrebbe consultare Hayward anche sulle violazioni dei diritti civili? Riusciamo a vedere quanto tutto ciò sia stupido? Ha senso solo se i media sono parte di una più grande strategia segreta per attaccare Putin. E direi, dopo aver letto almeno trenta articoli sull’incidente alla chiesa del Cristo Salvatore di Mosca, che è esattamente quello che sta succedendo. Non si tratta di Pussy Riot e della loro traversia legale, né di femminismo o di libertà di parola. Sono tutte manovre politiche per mettere Putin in cattiva luce. Questo è tutto. Basta dare un’occhiata a Google News. Fino a Lunedi scorso, c’erano 2.453 articoli su Riot Pussy, e tutti in lode delle ragazze coraggiose che si sono messe contro Vladimir il Terribile e rischiano per questo sette anni . In pratica questo è il succo della storia. Si ripetono sempre le stesse cose noiose: “Pussy buone – Putin cattivo”. Ora non sarebbe bene pensare che in un paese di religiosi-fanatici come gli Stati Uniti, almeno un paio di giornalisti avrebbero difeso la posizione della chiesa o avrebbero dovuto trovare una colpa in quello che hanno fatto le ragazze? Certamente, ma non ho trovato nessun articolo di questo genere, motivo per cui la copertura mediatica “puzza”.

https://fbcdn-sphotos-d-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/427148_403756673014028_114877135_n.jpgAllora, facciamo un piccolo esperimento e scaviamo un po’ più a fondo su questo argomento : Supponiamo che un banda punk-rock di ragazze faccia irruzione nella Cattedrale di St Patrick o in una Sinagoga ebraica nel centro di Manhattan e requisisca l’altare per fare una performance rauca e blasfema che deride i credenti e anche Barack Obama. I media le darebbero un appoggio come hanno fatto con Riot Pussy?
 No di certo. L’idea è assurda, giusto? Allora, dove è la differenza ? E’ Putin la differenza. I media sono a caccia di Putin. E -un’altra cosa – in America le ragazze sarebbero state scortate come lo sono state premurosamente a Mosca o le avrebbero colpite con il taser, con spruzzi di pepe, bastonate e trascinate in catene da un piccolo esercito della polizia di NY ? Tutti conoscono la risposta esatta. Oggi probabilmente sarebbero tutte ancora in ospedale. Non si scherza con NYPD!

(ecco cosa successe nel 2011 al Jefferson Memorial per un “kissing in public” flash mob  – nota di Pepe Ramone )

Ai media non piace segnalare le violazioni delle libertà civili in patria. Preferiscono puntare il dito contro gli altri. Ecco perché ci sono 2500 articoli che difendono le povere Pussy Riot abusate ma non c’è una parola su Bradley Manning, Julien Assange o sulle migliaia di manifestanti di Occupy che sono stati gasati, presi a pugni e incarcerati durante le proteste dello scorso anno. Le idee di queste persone non appaiono in prima pagina né come campioni dei diritti civili, come Khodorkovsky, perché non sono ricchi e potenti e non hanno un servizio di propaganda per difendersi. Sono invisibili. A proposito, avete mai sentito se le Pussy Riot, le tre stelle nascenti, sono state sbarcate fuori da un penitenziario in una remota isola dove sono arrivate su una lancia o se sono state tenute sveglie per settimane ascoltando musica a pieno volume o spogliate e lasciate nude in una cella frigorifera, o alimentate a forza con un tubo di plastica spinto verso l’alto senza anestesia, e costrette a rannicchiarsi in ginocchio per dodici ore di fila? Avete sentito parlare di questo? Naturalmente, no. Perché il “tiranno” Putin non tortura la gente che ha arrestato. Solo gli Stati Uniti trattano i loro prigionieri in questo modo, e questa è un’altra ragione per cui i media devono parlare tanto di questa storia delle Pussy. Dovrebbero parlare del trattamento terribile che subiscono i prigionieri in custodia statunitense, non tirare pietre contro Putin. E questo vale il doppio per i procedimenti legali. Che cosa hanno da criticare i giornalisti americani sul cosiddetto “processo spettacolo” di Mosca, quando dei sospetti terroristi incarcerati a Guantanamo non c’è nessuna prova? Ci avete pensato? A Guantanamo non hanno nessun diritto , non hanno diritto a comparire davanti a un giudice, non hanno diritto ad una giuria di loro pari, non hanno diritto di dimostrare la propria innocenza. Zero libertà nella “terra degli uomini liberi”. Ma i giornalisti ben informati che seguono il processo Pussy non pensano che vale la pena di parlarne nemmeno per un paragone. Non è che vi sembrerà un po’ strano? Ora c’è una clip di Spencer Ackerman per la rivista Foreign Policy: 
 
”Pussy Riot è – per prendere in prestito le parole di Clash per un secondo – l’unica band che conta. Quello che decideranno i giudici quasi non ha importanza. Le tre ragazze di Pussy Riot – un esplosivo, odioso incrocio tra una band e un gruppo di dissidenti russi anonimi – hanno, in un certo senso, già vinto il loro processo farsa a Mosca. Ogni giorno che va avanti il loro processo per “atti di teppismo motivato da odio religioso”, richiamano l’attenzione internazionale per la repressione paranoica nella Russia di Vladimir Putin. “
 …Le tre ragazze non hanno fatto solo vergognare Putin e incriminato il suo gangsterismo, ma hanno svincolato lel aspirazioni di una cultura di protesta globale. ” (” Il Punk è di nuovo una minaccia ” -Spencer Ackerman, Politica Estera). Urrà per le “Pussy Riot” ! Boo per “Vladimir Putin”! Mai letto tante stupidaggini tutte insieme ? Le Pussy Riot non sono Martin Luther King. (Mi dispiace darti la notizia, Spence.) Sono “utili idioti” in uno schema per buttare fango contro Putin. Sapevate che Putin è probabilmente il leader politico più popolare nel mondo di oggi? E ‘vero. Ha appena conseguito una schiacciante vittoria nelle elezioni presidenziali facendo un pieno del 63,6 % di voti, più di ogni presidente americano nella storia recente. E, a differenza delle elezioni negli USA (vedi qui e qui , nota di Pepe Ramone) le schede non sono state conteggiate da macchine di proprietà dei “corporate” delle quali i proprietari possiedono un codice che non permette nessuna indagine pubblica sui risultati. No, quella era una vera e propria elezione, dove persone di carne e sangue hanno votato e le loro schede sono state contate veramente. Secondo Russia Today: “L’organizzazione complessiva del processo elettorale e tutto il sistema di monitoraggio hanno avuto un feedback positivo da parte della maggior parte degli osservatori indipendenti russi e internazionali.” 
 
 
 Naturalmente, i media statunitensi sostengono che il voto è stato truccato, ma questo perché l’uva è troppo alta. La verità è che Putin è preso a calci in culo. Ma questo che cosa prova? Dimostra che il popolo russo è troppo ingenuo o che i media occidentali diffondendo solo notizie false. Allora, qual è quella buona? Anche le elezioni dimostrano che la maggior parte dei russi non condividono le opinioni delle Pussy Riot su Putin. La maggior parte delle persone non vuole “far fare i bagagli a Putin “, come hanno detto le ragazze nella loro cosiddetta “preghiera di protesta”. E questo è comprensibile, anche perché Putin ha fatto aumentare il tenore di vita alla maggior parte dei russi. Ha ridotto la povertà, l’alfabetizzazione è migliorata, e ha ridotto della metà il numero di persone che vivono in estrema povertà. La vita è meglio sotto Putin. Non perfetta, ma migliore … a meno che tu non sia un oligarca del petrolio, allora no. Poi le cose sono abbastanza tristi. I media si sono ostinati contro Putin da qualche tempo, da quando cioè ha contestato l’idea di un mondo che dovrebbe essere controllato da “un solo centro di autorità”. (In un discorso a Monaco nel febbraio 2007). Ai pezzi grossi di Washington non piace questo genere di discorsi. Li turba perché a loro non piace il modo in cui Putin critica la politica estera americana. Ecco perché hanno mandato i loro giornalisti – cani da attacco – a incriminare Putin come un “delinquente della KGB” o un “despota autocratico”, perché vogliono rimetterlo al posto suo. Ciò che Washington vuole veramente è un cambiamento di regime. Vogliono un fantoccio simile a Karzai per sostituire Putin in modo che possano mettere le mani (spo, ha paragonato questo processrolio e gas naturale. Questo è quello che vuole veramente. Pussy Riot è solo un altro passo lungo il percorso.  (fin qui l’articolo –  fonte della traduzione)https://quintoelementomusical.wordpress.com/wp-content/uploads/2012/08/41fp120120d090.jpg?w=300

https://quintoelementomusical.wordpress.com/wp-content/uploads/2012/08/otporin_logo.jpg?w=223

(in questa foto le Pussy Riot sventolano una bandiera in cui un logo femminista si unisce al simbolo dell’OTPOR, organizzazione propagandistica finanziata da George Soros responsabile della gran parte delle “Rivoluzioni Colorate” concretizzatesi in “regime changes” a tutto vantaggio americano, alla stessa cordata aderisce il movimento “Femen” i cui presupposti comunicativi basati sulla mercificazione del corpo, sarebbero in antitesi con una sincera “Riot Grrrl”-Nota di Pepe Ramone)

Bah, preso atto che comunque, da un punto di vista musicale, le Pussy Riot fanno cacare (ascoltare per credere), chiudiamo con qualche Riot Grrrls della prima ora, gente più seria…

**AGGIORNAMENTO (12/08/2012)**

Una testimonianza ben informata ci consente di fare un passo avanti nell’analisi del fenomeno. Scrive infatti Alberto Parise: “Le pussy riot non sono un gruppo punk. Sono un collettivo “artistico”. Qui in occidente continuano a sbagliare definendole un gruppo ma loro non fanno canzoni, tanto meno punk.” e poi: In qualsiasi paese al mondo le “pussy riot” sarebbero state messe in galera. Dopo tutta una lunga serie di atti vandalici (tipo ribaltare le auto della polizia), film porno fatti al nono mese di gravidanza dentro ad un museo aperto, farsi scudo con i propri bambini e neonati, sono andate nella chiesa più importante di Mosca a fare quella pessima messa in scena. In realtà le autorità sono state anche troppo pazienti. Purtroppo queste buffone in cerca di fama e baldoria fanno solo del male ai seri attivisti che combattono per le libertà democratiche in Russia. Siccome mia moglie è di Mosca, conosco molto meglio la situazione di come ce la fanno sembrare qui. Oltretutto le spacciano come una band ossia un gruppo musicale, ma non lo sono. Sono una specie di collettivo che fa azioni dimostrative superando molto spesso il limite del pudore. Chi scrive non è contro la pornografia, anzi, sono iscritto al movimento anticlericale italiano e non sono certo un perbenista, ma ci vuole anche il rispetto per la fede e per le persone. Con dei figli piccoli o al nono mese di gravidanza fareste lo stesso? Se vostro figlio si comportasse così ne sareste fieri e difendereste le “pussy riot?” Faccio notare che loro stesse si vergognano anche di tradurre il nome del gruppo in russo. Mi viene da pensare che siano manipolate in qualche modo o sotto l’effetto di grandi botte di droga, altrimenti non credo potrebbero spingersi a tanto. Non fermatevi alla dimostrazione nella Chiesa, andatevi a vedere tutte le puttanate che hanno fatto prima.  Qui forse capite meglio che la buffonata della cattedrale è stata solo l’ultima di una serie (anche molto peggiore) di performance ridicole.

Le Pussy Riot risultano essere l’organo “musicale” del gruppo anarco-situazionista VOINA Alexei Plutser-Sarno. Cabaret Voltaire, Zurich. Feb. 2012Война (арт-група)– collettivo guidato dal russo/israeliano Alexey Plutser-Sarno (per il quale la Soros Foundation spende lettere di raccomandazione) e debitamente promosso dagli organi propagandistici della Open Society .

*Bene, ora -se siete maggiorenni!- rendetevi conto da soli guardando l’azione al supermarket: The group “Pussy Riot” carryout chicken in vagina! o la cosiddetta “performance al museo” (FATELO!!!)*

Credo che a questo punto il caso sia definitivamente chiarito.

Letto, scelto, illustrato, linkato e commentato per Voi da Pepe Ramone

Leggi anche:

Come si abbattono i regimi (se non piacciono agli americani)

L’ESPRESSIONISMO ASTRATTO, OVVERO: COME LA CIA CREA IL NEO-BORGHESE

http://en.wikipedia.org/wiki/Fuck_for_the_heir_Puppy_Bear!

Questa voce è stata pubblicata in Antropologie, geopolitica, Indie, Intelligence, rivoluzioni colorate e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

75 risposte a Il caso “Pussy Riot”, Riot Grrrls al servizio della geopolitica (aggiornato)

  1. free pussy riot ha detto:

    Ehm ma quello è il simbolo femminista come quello di femminismo a sud .Allora anche femminismo a Sud sono di Soros .Quindi se USA sono un cesso la Russia un pochino meglio va bene così ma che discosrsi sono . Oltretutto sono in carcere e domani arrivera’ la sentenza .Secondo me anche in Italia servirebbe un regime del genere vi starebbe bene altro che Monti zombie che danno ne fa ma ci vuole qualcuno di più violento in modo che possino i gigetti complottisti a tutti .-e massa di paranoici che non siete altro .

    • Il Pugno chiuso non lo ha inventato Soros, ma il vessillo sventolato è il logo della OTPOR (e NON è simile a quello di Femminismo a Sud) e i siti legati alla Open Society sponsorizzano Pussy Riot e Voina . Quanto a tutto il resto l’incipit dell’articolo parla chiaro e non sostiene che “se USA sono un cesso la Russia un pochino meglio va bene così” ma invita ad “analizzare la questione “Pussy Riot” evitando isterismi o trasporti adolescenziali, inquadrando il caso e la sua rilevanza mediatica all’interno della guerra geopolitica giocata ormai con armi del tutto “non convenzionali” della quali (comunque la si pensi) sarebbe il caso di prendere atto, riconoscendole come tali”. Ma… capisco che tante parole difficili tutte insieme e combinate secondo la corretta grammatica italiana possano mettere in difficoltà.

      • I' Raffa ha detto:

        Un pò sbruffone ma mi hai buttato via dalle risahe!… comunque uno di Controradio che fa polemica per “musica che fa cacare” mi fa un pò ridere… 🙂 Scherzo, però a volte nella selezione musicale a cercare di fare gli alternativi esagerate un tantinello…
        Tornando sull’argomento (fiche rivoltose) in effetti mi trovo in una condizione imbarazzante, cioè quella di averle in simpatia solo perchè (a cazzotto) mi sta antipatico Putin e i suoi metodi come a loro. In realtà penso siano due argomenti da trattare separatamente:

        le fiche riottose hanno fatto le sbruffone ben oltre il consentito con metodi poco “ortodossi” (mi applaudo da solo per il doppio senso) e, se legalmente punibili, è giusto che sia così (due anni per il penoso spettacolo in chiesa sono parecchi ma si sa, i russi ci danno sotto con le pene, forse l’aggravante è proprio l’esecuzione musicale estremamente scadente); inoltre se le autorità le hanno a lungo tollerate molto probabilmente è perchè avevano già intuito che in caso di arresto si sarebbero trovate a fronteggiare delle presunte “martiri” e non delle provocatrici troppo disinibite: questo senso di “paraculaggio” ha sicuramente portato le riottose dove le ha portate.

        L’altro argomento è Putin e il suo governo: è legittimo contestarlo ed esprimere giudizi noi che stiamo in Italia? Ammesse le sue discutibili amicizie, i fumosi collegamenti ad avvelenamenti e morti anomale, i metodi spicci in caso di minacce al governo, è giusto per noi fare “tifoseria”? E’ stato eletto regolarmente no? Ha quindi una maggioranza della popolazione fino a prova contraria disposta a sostenerlo no? Quindi, quando i russi riterranno che non è più valido lo faranno perchè lo pensano loro e non perchè lo abbiamo suggerito noi! E poi penso all’Italia; Penso a Monti che nessuno vuole, a Berlusconi che nessuno voleva e, con amarezza, alla strapotenza della propaganda sulle nostre vite.

      • Grazie per il contributo. Rispondo solo per dirti che a Controradio non “cerchiamo di fare gli alternativi”, SIAMO una radio orgogliosamente “alternativa” da più di 35 anni….. 😉

    • Per quanto sia difficile districarsi nella rete proteiforme di ONG, associazioni, gruppi “spontanei”le tracce si trovano.. un esempio.. la campagna di supporto alle “Pussy Riot” è guidata da Oksana Chelysheva della “Russian-Chechen Friendship Society“ (http://finrosforum.fi/art-and-politics-in-russia-today) interamente finanziata dal Dipartimento di Stato USA tramite il National Endowment for Democracy come risulta anche qui: http://en.wikipedia.org/wiki/Russian-Chechen_Friendship_Society

  2. ugo bis ha detto:

    “che danno ne fa ma ci vuole qualcuno di più violento in modo che possino i gigetti complottisti a tutti .-e massa di paranoici che non siete altro .”
    interessante questa frase, per uno o una che sbandiera tanto amore e passione per la libertà.
    ps possano e non possino. non è difficile

  3. free pussy riot ha detto:

    Ne sei così sicuro che non sia lo stesso logo . Basta fare una ricerca e trovi lo stesso simbolo( http://www.google.it/imgres?um=1&hl=it&sa=N&biw=1920&bih=1003&tbm=isch&tbnid=PIsnFz4JXS95uM:&imgrefurl=http://nutopia2sergiofalcone.blogspot.com/2012/02/femminismo-sud-mi-vergogno-delle.html&docid=z27pXCauagxrkM&itg=1&imgurl=http://2.bp.blogspot.com/-voi1Ry6J11g/Tzdm_0asvSI/AAAAAAAATD4/tfaNeJqnmmI/s1600/femminismo.png&w=300&h=420&ei=U2MtULC6JafE4gTh2YGYCw&zoom=1&iact=rc&dur=249&sig=102834243467255301528&page=1&tbnh=165&tbnw=111&start=0&ndsp=49&ved=1t:429,r:36,s:0,i:186&tx=26&ty=54) .Detto questo capisco anche che vi gioite se queste finiscono in carcere e finiranno .Altra parte tutta sta roba fa parte del complottismo del web con quel pizzico di cattolicesimo che non guasta mai . Quindi tutti i gruppi e movimento che ora si attivano per le pussy riot compreso femminismo a sud che critica giustamente gli articoletti di repubblica sono sorosiani . Da domani in Russia si mobiliteranno i movimenti contro la carcerazione e verranno fermati in stile Russo putiniano con manganelli , idranti e proiettili di gomma. Quel punto cosa farete starete con la polizia di Putin ?? .Poi avete il coraggio di criticare i manganelli italiani . http://www.youtube.com/watch?v=NV6SNbV8Rr8&list=FLNV-qxw1i1Gsf-wEzpvfQ4A&index=0&feature=plcp . Ed infine http://baruda.net/2012/08/16/punk-capitalecomplotti-e-nausea/#comment-7341

    • Questo è il blog di Femminismo a Sud e quel logo non vi è mai riportato http://femminismo-a-sud.noblogs.org/ cosi come nel facebook http://www.facebook.com/FemminismoaSud

      Detto questo non capisco il plurale collettivo con cui interloquisci ed i riferimenti fantasiosi che fai. Provo a ripetere quanto scritto all’inizio dell’articolo: “analizzare la questione “Pussy Riot” evitando isterismi o trasporti adolescenziali, inquadrando il caso e la sua rilevanza mediatica all’interno della guerra geopolitica giocata ormai con armi del tutto “non convenzionali” della quali (comunque la si pensi) sarebbe il caso di prendere atto, riconoscendole come tali. “ Dunque qui NESSUNO parteggia PER Putin o PER le Pussy Riot (per queste dinamiche c’è lo STADIO!). E’ certo che mentre tutto il “web” fibrilla per le Pussy, a New York si viene AMMAZZATI per uno spinello, in Sud Africa si massacrano i lavoratori che scioperano contro una multinazionale americana e a Taranto è PROIBITO manifestare.

    • Quanto alle critiche a La Repubblica di Femminismo a Sud poi, mi trovi perfettamente concorde, anzi, aggiungo che per Rai News 24 (stessa faccia stessa razza) Nadezhda Tolokonnikova è la “Sex Symbol della band”… vergognosi ipocriti!!

  4. free pussy riot ha detto:

    Guarda che non hai scoperto acqua calda .Le pussy riot sono un collettivo artistico lo si sa fin dalle loro prime azioni .Che non sono certo ultima nella chiesa .Certo che il commento sopra ti conviene non approvarlo . Altra parte spulciando qui e la su questo blog trovo complottismo e articoli ripreso dal GOMBLOTTODOH una garanzia .E io che perdo tempo anche ribattere .

    • e datti una calmata, che mica sto tutto il giorno dietro a te… Lo pubblico si, ed anche questo, per farsi due risate dietro alla grammatica ed alla facile ingiuria dei poveri di spirito: “Complotto!”

    • Nicolò Drigo ha detto:

      Ma vuoi imparare a scrivere por-il turpiloquio non è ammesso P.R.-* ????????
      al di la di ciò….non si capisce cosa dici, non si capisce cosa stai criticando…sei per caso un TROLL??? I fatti parlano chiaro, se vuoi vedere un po di diritti umani calpestati in un paese “libero”, vieni a farti un giro a chiomonte invece di stare sul web a leggere di sti rincoglioniti….sono andato sul web a vedere le loro “proteste porno”…..se vado io ad infilarmi un pollo nel culo alla coop fidati che arrivano tanti bei carabinieri e mi fanno vomitare il colon a manganellate….stessa storia per la stronzata al museo….a che pro poi??? cioè…..PER QUALE MOTIVO? A CHE SERVE???….poi Chiesa? Ma per favore, nel 2012 la Chiesa non ha più potere, la nuova religione è l’Economia….perchè non sono andate in una Banca Centrale a fare lo spettacolino????…..mi spiace, i movimenti veri, non hanno il supporto dei Media….e questo è un dato di fatto

      • free pussy riot ha detto:

        Oddio i notav da tastiera .Ero al campeggio la scorsa estate e anche questa . Ebbene sai che la maggior parte stanno con le pussy riot . Gli unici che sembrano usciti dalla treccani oppure accademia della crusca siete voi . Non sai che divertimenti sia per me storpiare le parole , frasi ,punti e virgole , complementi oggetti nel web .Trovi un sacco di professorini che si indignano .Scrivendo poi da un cellulare viene anche meglio .Rincoglionite non rincoglioniti semmai . Dire la verita’ stata una amica notav passarmi sto articolo dicendomi vai fatti 4 risate con i bigotti rivoluzionari . Guarda che non basta scrivere notav che va tanto di moda ora quando poi in Valle non ci siete mai stati ( altronde hai iniziato tu invitandomi a Chiomonte) .Io da Roma ci sono andato.Ceri tu alla manifestazione nazionale NOTAV a Roma??? Chiedo . Comunque si sono un troll pagato da Soros e dal bilderbegghe uahhahah .Ma perfavore .

      • oh Santa Pazienza……che pena…

  5. Pingback: Il caso “Pussy Riot”, Riot Grrrls al servizio della geopolitica (aggiornato) | Informare per Resistere

  6. Veronka ha detto:

    E se dei punkabbestia no-tav avessero intonato cori anti-Napolitano dentro al Duomo di Milano?
    Li avrebbero arrestati e nel mondo non se li sarebbe filati nessuno, solo perchè l’Italia è un paese alleato.

  7. Pingback: RUSSIA - Pussy Riot alla sbarra, contro 'sistema Putin' - Pagina 9

  8. Sarà il caso di ricordare la legislazione vigente in Italia (mi riprometto di indagare sui codici degli stati uniti)
    – Dispositivo dell’art. 405 Codice Penale
    Fonti → Codice Penale → LIBRO SECONDO – Dei delitti in particolare → Titolo IV – Dei delitti contro il sentimento religioso e contro la pietà dei defunti (Artt. 402-413) → Capo I – Dei delitti contro le confessioni religiose

    Chiunque impedisceo turbal’esercizio di funzioni, cerimonieo pratiche religiose del culto di una confessione religiosa, le quali si compiano con l’assistenza di un ministro del culto medesimo o in un luogo destinato al culto, o in un luogo pubblico o aperto al pubblico, è punito con la reclusionefino a due anni (2) (3).
    Se concorrono fatti di violenza alle persone o di minaccia, si applica la reclusione da uno a tre anni.
    Note

    (2) Si applicano le sanzioni sostitutive previste dagli artt. 53 e segg., l. n. 689/1981. Cfr. anche nota sub Capo I.

    (3) La norma in esame incrimina qualunque condotta che costituisca ostacolo o generi alterazione al normale svolgimento di funzioni, cerimonie o pratiche religiose che si identificano, rispettivamente, negli atti essenziali del culto (come la celebrazione della messa), negli atti complementari o decorativi del culto (le processioni), e nei riti osservati dai fedeli con o senza l’assistenza del ministro del culto (recita del rosario).

  9. Balaklava ha detto:

    Credo che con qualsiasi persona di buon senso stiate sfondando una porta aperta: siamo tutti d’accordo sul fatto che gli Stati Uniti siano un paese bigotto e retrogrado, dove non mancano la tortura e la pena di morte, il Sexgate e il permesso di avere il proprio porto d’armi personale. Ma non è che sparare sull’immeritatissimo Nobel per la pace Obama basti a fare di Putin un leader (scusate il termine abusato) “democratico”. I brogli alle elezioni di dicembre e di marzo sono stati palesi, si potrebbe scrivere un romanzo sulle storie assurde cui hanno assistito gli osservatori esterni (gente che ha votato 3 volte, bollettini già compilati e molto altro). E la generazione giovane cresciuta nelle grandi città non può soffrire Vladimir Vladimirovich: può giustamente non condividere le inutili provocazioni del gruppo Vojna, ma non vota per Putin. A votare per Putin sono i vecchi dell’immensa provincia russa, la “glubinka”, che fa il paio, a proposito, con il Texas o il Colorado. O chi si è arricchito con i soldi del gas e del petrolio. E’ vero che in media i russi stanno meglio rispetto agli anni ’90, ma non prendiamoci in giro: di sviluppo economico non possiamo parlare, la Russia è un paese poco più che del terzo mondo, che sopravvive solo grazie all’esportazione delle materie prime e un meccanismo piramidale di burocrazia e corruzione, intrecciato al governo, impedisce che si formi un sistema sano di libera impresa. Dunque ben vengano le proteste. Nella fattispecie anche contro la chiesa ortodossa, che in Russia è un braccio destro del governo molto più forte di quanto si possa immaginare. Poi si può non condividere la forma politically uncorrect delle nostre fanciulle, neanche io la condivido. Ma i motivi ci sono tutti. E il fatto che la stampa occidentale stia facendone delle icone, tra l’altro, è proprio l’opposto di quello che vorrebbero esprimere ragazze che si sono sempre coperte con un passamontagna per non diventare volti e nomi strumentalizzabili…

  10. Pingback: Pussy Riot, le “utili idiote” della propaganda occidentale | c a r u s o p a s c o s k i

  11. Bugiardo o Ignorante ? ha detto:

    Guarda che le performance del museo o del pollo sono state realizzate dal collettivo Voina, non dalle Pussy Riot.
    (etcetc…….P.R.)

    • Prima di fare polemica sterile, basterebbe leggere. Riporto dall’artocolo debitamente fornito di link: “Le Pussy Riot risultano essere l’organo “musicale” del gruppo anarco-situazionista VOINA -Война (арт-група)-” Tutto il resto della consueta solfa offensiva su rettiliani, ufomassoni e la-mi-nonna-in-carriola lo risparmio ai lettori, tanto troveranno centinaia di banalità fotocopia su tutto il resto del web.

  12. cris ha detto:

    putin è il miglior politico attualmente nel panorama politico mondiale.Giustificare un atto osceno e blasfemo come quello di tre stupide e idiote fanatiche,vuol dire essere della stessa razza.

  13. Pingback: Pussy Riot - Il corpo delle donne come una bandiera

  14. Pingback: Psy-Op Pussy Riot | ICONICON POST

  15. Dice ancora Alberto Parise:
    “…in occidente hanno costruito un caso sulle Pussy Riot per attacccare Putin. La guerra fredda fra Stati Uniti e Russia non e’ finita e questo caso ne e’ un esempio.
    C’e’ stata molta disinformazione sulle “Pussy Riot” e ho visto addiri
    ttura i giornali inventarsi traduzioni impossibili e sbagliate pur di non dare un quadro veritiero delle “Rivolta della figa”.
    Se usassero la traduzione corretta la gente non le vedrebbe piu’ di buon occhio.

    In realta’ non sono nemmeno un vero e proprio gruppo punk: queste ragazze sono un colletivo artistico che fa delle azioni “””artistiche””” servendosi anche delle canzoni. Ma nessuno vedra’ mai un concerto di un’ora Pussy Riot. Le canzoni sono delle banali accozzaglie di rumore senza senso e i testi sono 4 cazzate contro Putin. C’e’ veramente poca arte in queste ragazze. Comunque nessuno in Russia le chiama gruppo musicale.

    Loro facevano parte di Voina un altro collettivo artistico di San Pietroburgo, poi si sono staccate e hanno formato le Pussy RIOT.

    L’azione dimostrativa nella cattedrale di Mosca (l’equivalente del Vaticano o del duomo di Milano per importanza), non si e’ svolta come ci hanno raccontato. Le ragazze non hanno cantato o gridato una preghiera perche’ Dio liberi la Russia da Putin, ma si sono messe a bestemmiare gridando a piu’ riprese “Dio e’ una merda” ma questo nessuno lo dice. Inoltre l’hanno fatto durante una funzione e nella parte consacrata della Chiesa. Sai che non amo i preti e le gerarchie ecclesiastiche ma io non credo sia giusto fare un atto del genere in una chiesa, puoi farlo benissimo fuori altrimenti manchi di rispetto ai fedeli presenti. La stessa mancanza di rispetto di cui si macchiano quotidianamente le Chiese cristiane verso chi non la pensa come loro. Non mi sembra il caso di mettersi allo stesso livello di questo nemico.

    Comunque se fosse stato scritto che sono andate in una cattedrale a gridare “Dio e’ una merda” non credo che avrebbero avuto alcun appoggio o plauso dall’estero. Se fosse successo negli Stati Uniti o in Italia non credo che avrebbe avuto la stessa risonanza e che la gente sarebbe orgogliosa di difendere tre balorde in cerca di fama.

    Ma i media occidentali non raccontano nemmeno che questa e’ stata l’ennesima delle bravate a cui hanno partecipato (anche se non tutte assieme) le Pussy Riot in passato. Tipo andare in giro per la strade a ribaltare auto della polizia distraendo i poliziotti con il figlio.

    Andare in un museo mentre e’ aperto al pubblico e fare un orgia per dare un squallido benvenuto all’elezione del presidente Medvedev. In quell’occasione Nadia (la piu’carina delle tre) era incinta al nono mese di gravidanza e a 4 giorni dal parto. Mi domando perche’ i nostri giornali non lo dicano, visto che amano cosi’ tanto il gossip.

    Oppure quando hanno disegnato un pene gigante dul ponte sollevabile di San Pietroburgo che si vedeva anche dal centro. Ma che azione e’? Cosa vuoi dire disegnando un pene su un ponte?

    O quando sono entrate in un supermercato e una di loro si e’ infilata un pollo nella vagina con bimbi che guardavano.

    Non mi sembrano grandi esempi artistici da difendere. Se i media dicessero tutte queste cose questo caso non sarebbe mai stato considerato una battaglia per la liberta’ e la democrazia contro un dittatore come Putin (che io non potro’ mai difendere ma in questo caso non centra niente).

    Se tutto questo fosse successo in un altro paese sarebbero finite in galera comunque e forse si sarebero prese qualche anno in piu’. Ora che ho fatto un quadro piu’ completo, te lo vedi un paese sotto attacco per la mancanza di liberta’ perche’ condannano delle teppiste? Se fosse successo negli Stati uniti, in Inghilterra o in Italia ci sentiremmo in un dittatura?

    Inoltre mi vien da pensare che ci sia qualcuno che le manovra e che le spinge a fare queste cose: durante il proesso le ragazze erano il contrario di come ci si aspetterebbe da delle ribelli. Erano timidissime e si vergognavano persino di tradurre in russo il nome del gruppo. Anche mia moglie vede molte cose che non quadrano e pensa che tutta questa storia sia stata costruita abilmente a tavolino per punzecchiare la Russia.

    Scusate se mi sono dilungato troppo ma ho studiato a fondo questo caso, anche grazie a mia moglie che e’ di Mosca e ritenevo giusto inserire molti dettagli per creare un quadro completo e piu’ veritiero.

    Saluti / Alberto Parise

    PS: quando hanno fatto la performance nella cattedrale sapevano benissimo che sarebbero state arrestate.

  16. Pingback: Psy-Op pussy riot. « Raggioindaco blog.

  17. Riccardo ha detto:

    I giornalistucoli la smettano di fare pubblicità alle Pussy Riot.

  18. maik ha detto:

    queste tre idiote avrebbero dovuto prenderle a calci in culo, intendo calci pesanti però con gli scarponi chiodati! e anche a tutti i giornalisti venduti.

  19. Gianluca ha detto:

    Le osservazioni di Mike Whitney hanno senso, le ha ben motivate. però fossi in lui parlerei della bontà nella elezione di Putin con meno sicurezza. Sentendo campane provenienti da cittadini attorno a Mosca e San Pietroburgo il secondo mandato è sembrato abbastanza sospetto.

  20. Marco ha detto:

    Condivido la tua lettura sul caso Pussy Riot.
    Rimango un po’ basito nel trovare sullo stesso blog anche articoli sulle scie chimiche o sugli UFO.

    • Non troverai nessun articolo sugli “extraterrestri”, cui io non credo. Solo uno su un avvistamento da me documentato di un oggetto volante non identificato. Quanto alle “scie chimiche” dovresti documentarti meglio, infatti sul sito troverai una caterva di fonti e documenti ufficiali sui quali potrai farti una opinione più completa.

  21. Omar Soffici ha detto:

    Per quanto ben scritto questo articolo mi lascia perplesso. Apprezzo che ci si impegni nell’analisi e nella ricerca delle informazioni, cosa che di questi tempi è ancora più necessaria, ma è naturale che non si possa mai prescindere dal ragionamento logico. Tanto per cominciare il senso del ragionamento ruota attorno all’idea che ci si è fatti di Putin e del suo governo, per cui il peso del clamore della dimostrazione estremamente legato all’opinione in questione; poniamo il caso che – come io penso – Putin sia più vicino all’idea che ho di un criminale più che di un governante, aldilà di tutto si tratterebbe di una atto dimostrativo ‘creativo’ in un paese con una determinata storia e con una mano abbastanza ferma in termini di repressione. Visto che come me la pensano illustri personaggi, tanto che Ziegler (parlamentare svizzero credo) nel suo libro ‘i signori del crimine’ sulle ‘euromafie’ dedica un interessante parte a Putin (siamo nel 2000) dove descrive i massacri ceceni e i traffici illeciti di questo pseudogoverno, direi che il materiale a proposito della condotta di questo signore ce ne sono (senza parlare dell’avvicendamento continuo delle cariche). Per cui, a mio avviso i presupposti per una propesta ci stanno tutti e pure per una copertura mediatica; che considerazioni a favore o contro derivino da fonti screditabili è tutto da dimostrare, tanto per cominciare un criminale può avere delle opinioni (e possono anche essere espressioni veritiere), secondariamente la sua credibilità direi che aumenta quando a condannarlo è stato lo stesso governo contro cui si schiera. Un esempio come quello di Obama dunque non può reggere, non si possono paragonare le due situazioni politiche; è naturale che Putin sia scomodo per gli USA e che gli stessi traggono degli evidenti benefici dal calo di popolarità dello stesso, per cui la copertura di una certa stampa preme sull’acceleratore, ma pensare a tutto questo come un disegno preciso si avvicina a quell’atteggiamento complottista che va tanto di moda su internet e che francamente detesto. Ad ogni modo buona fortuna per il tuo blog.

    • Ammesso che Putin sia un criminale (cosa che non può essere provata da un libro di un parlamentare “svizzero”…potrebbero parlare degli immensi traffici di morte che passano da quel paese), dicevo…ammesso che Putin sia un “criminale” il nemico del mio nemico non è necessariamente mio amico. Per le partigianerie ci sono gli stadi, io invito solo a prendere atto della situazione senza necessariamente schierarsi. A me, comunque, un mondo governato dalle Pussy Riot farebbe orrore. In ogni modo grazie per gli auguri e gli apprezzamenti.

  22. Vlad ha detto:

    Un altro elemento, Ms. Tolokonnikova ha un documento Canadese e assicurazione sanitaria dell’Ontario http://corriere.com/2012/08/18/pussy-riot-condannate-a-due-anni/

    http://news.nationalpost.com/2012/08/17/pussy-riot-case-takes-canadian-twist/


    Guardate il minuto 1.02 del video dell’interrogatorio http://www.youtube.com/watch?v=P6vCHXQlRig

  23. waffo ha detto:

    bla bla bla, le pussy riot fanno schifo. Il femminismo ( totalmente rockefelleriano) pure. Ma continuate a vivere nel vostro mondo di me*(il turpiloquio non è consentito P.R.)*a che vi sta a pennello!

  24. Sandro G. ha detto:

    Vedo che c’è chi ha problemi a comprendere il senso dell’articolo. Il problema degli anarchici (e dei movimentisti ingenui) è che sono completamente incapaci di intendere: la caduta di un dittatore NON è l’anarchia, se non si è in grado di capire chi è che fa cadere quel dittatore, e che intenzioni ha, si fa OGGETTIVAMENTE il gioco di chi vuol far passare un paese di male in peggio. Vedi l’Iraq, l’Afghanistan, TUTTE le “primavere” arabe (tutte, sì, in Tunisia ormai ci sono le ronde di polizia religiosa, anche se non la chiamano ufficialmente così, in Egitto i Fratelli Musulmani governano, in Libia c’è la guerra civile, e via andare). Chi si rifiuta di ammettere la realtà che prima di augurarsi la caduta di un tiranno bisogna vedere CHI ha la forza politica, economica e militare per comandare al suo posto, non solo NON servirà a niente per chi lotta davvero contro la tirannia, ma sarà dannoso, esattamente come gli anarchici in Spagna nel ’36, che con la loro pretesa DEMENZIALE di fare un esercito senza gerarchie in cui ognuno combatteva se e quando voleva, stavano regalando a Franco Madrid dopo soli 6 mesi di guerra. E’ inutile avere principi buoni, se non sei minimamente in grado di analizzare la realtà e quindi non hai la minima idea di come si possano far prevalere quei principi.

  25. Anonimo ha detto:

    La notizia dell’auto della polizia incendiata o dell’altra ribaltata hanno date successive all’uscita della Tolokonnikova dal colletivo. La “performace” del supermercato è ugualmente successiva e coinvolge principalmente Natalia Sokol. Questo secondo le informazioni che ho letto sul link di wikipedia da te postato e negli altri link alle notizie. Dimmi se sbaglio. Resta l’orgia al museo che sicuramente poteva essere sanzionata in diversi paesi.

  26. Anonimo ha detto:

    Mi riferivo a questo,scritto dal Parise e riportato:” Dopo tutta una lunga serie di atti vandalici (tipo ribaltare le auto della polizia),”
    Con la frase”*Bene, ora -se siete maggiorenni!- rendetevi conto da soli guardando l’azione al supermarket: The group “Pussy Riot” carryout chicken in vagina! “, quindi ci si riferiva al collettivo Voina di San Pietroburgo non alle tre.

  27. braveheart77 ha detto:

    ho letto commenti di gente che sostiene questa gentaglia chiamata “pussy riot”
    Ma per piacere … nella storia ci sono stati innumerevoli artisti, cantanti, poeti che si sono battuti per una causa facendo opere straordinarie, sfoderando il loro talento.
    Pensiamo soltanto ai cantanti italiani che hanno lasciato il segno con un lista interminabili di canzoni più o meno politiche significative e riflessive … pensiamo agli artisti veri … che hanno subito il carcere per le loro opere di condanna ad un regime.

    Quanta ipocrisia e falsità santo cielo!!!! vedo gente che si indigna per le Pussy Riot (sgradevoli, volgari e manipolate) quando abbiamo una lista giornaliera di ingiustizie proprio sotto i nostri occhi. Chissà se i sostenitori delle pussy riot si sono mai battuti per altre cause civili ben più serie?

    Mi lascia perplesso vedere gente che sostiene le “pussy riot” per partito preso, come dei pecoroni si mettono a manifestare senza testa solo per il desiderio di sentirsi “ribelli” e “anti-conformisti” … quando invece stanno facendo proprio il gioco dei magnati americani come George Soros. Esistono 100 mila forme di contestazione intelligente, pacifica, ci sono svariati modi per lanciare messaggi in maniera molto più significativa e coinvolgente!!!

    Quelli di Greenpeace per esempio … possono fare scuola in questo senso. Raid e azioni dimostrative ben congeniate, efficaci e anche rischiose. Notoriamente gli attivisti di Greenpeace non hanno un buon rapporto con le istituzioni, ma c’e’ qualcuno tra di noi che si sente di condannarli?

    Queste pussy riot…. quando ho letto dei film porno fatti al 9° mese di gravidanza (in uno spazio pubblico tra l’altro) …. mi viene da definirle non certo “rivoluzionarie” o “estremiste”… ma “spudorate senza intelletto” (avevo scritto un’altra definizione più pesante, ma ho riscritto in maniera soft)
    E lo dice uno che di certo non è religioso e non sono certo pio e casto.

    Riguardo le critiche a Putin e al suo governo, mi permetto solo di sottolineare che gli USA vantano il record di presidenti morti ammazzati o finiti in scandali giudiziari, e sempre gli USA possono vantarsi di avere ancora un vero lagher vivente chiamato Guantanamo. Quindi tra i 2 mondi, Russia e Usa, la Russia non brilla certo per democrazia totale ma gli USA sono nettamente peggiori e non devono permettersi di dare lezioni a nessuno.

  28. Sandro G. ha detto:

    non tutta la “sinistra” dorme – Le insegne luminose attirano gli allocchi http://www.militant-blog.org/?p=7514

  29. Alexander Lavelli ha detto:

    Io mi chiamo Alessandro, e per lavoro passo molto tempo in Russia. Sono oramai 11 anni che viaggio in Russia, in lungo e in largo, e quindi posso dire di conoscere bene la realtà locale. Volevo sottoscrivere e applaudire l’autore dell’articolo. Noto con piacere che c’è ancora gente che pensa ancora con la propria testa, che non guarda la realtà attraverso ombre sul muro di una grotta, ma si affaccia dal suo ingresso per apprezzarne tutti i contorni e capirne a pieno i dettagli attraverso i suoi propri occhi. In Russia ci sono 144,000,000 circa di abitanti. Premesso questo, vi invito a una riflessione: se 100,000 persone si radunano nelle piazze per protestare contro il Governo, significa che i Russi sono contro Putin? NO!!! E se fossero 500.000? ANCORA NO!!!!! NEMMENO SE CI FOSSERO 5 MILIONI DI PERSONE IN PIAZZA SIGNIFICHEREBBE CHE LA RUSSIA E’ CONTRO PUTIN…. SIGNIFICA CHE CIRCA IL 3,5% DELLA POPOLAZIONE RUSSA E’ CONTRO PUTIN. Cosa ne facciamo dell’altro 96.5%???? E’ palese che c’è un disegno molto più grande di me e di te che mi leggi. Iraq, Tunisia, Egitto, Libia, Siria e tanti altri paesi che hanno vissuto momenti drammatici e cambiamenti radicali (e non direi per il meglio… almeno non ancora, visto la gente che ancora muore per le strade per mani di “terroristi” impuniti…). Se Putin dovrà scendere dal trono, che scenda. MA NON DEVE ESSERE L’OCCIDENTE A DECRETARNE LA SCONFITTA POLITICA, BENSI’ I 144,000,000 DI RUSSI CHE LUI RAPPRESENTA!!! Non vi chiedo di essere d’accordo con me, ma per l’amor di Dio, meditate sui fatti, e sommateli ad altri…. Se sommi le notizie che ti arrivano da varie parti del mondo, da fonti diverse e paesi lontani tra loro, il quadro si fa più chiaro, e capisci cose che diversamente non avresti mai potuto nemmeno intuire…..

    Salute a tutti.

    Alex

    • Omar Soffici ha detto:

      Scusa ma non ho detto questo, non per fare polemica ma non penso che citare un libro di un’inchiesta scritto da un personaggio anche politico valga meno di ‘untestimonebeninformato sig. Parise’ che ci fa dire che il caso è chiuso…no? Io non ho parlato di schieramenti, io ho detto che gli esempi citati a favore della teoria ‘disegno mediatico americano contro putin’ sono illogici e insufficienti. Ho anche detto che non è escluso che tutto ciò giovi agli usa, ma che ci sono motivi sufficienti per credere che Putin sia un brutto ceffo e che le proteste quindi abbiano una qualche forma di senso (più che insultare Obama magari…). Ora se tali motivi non ti paiono sufficienti posso passarti qualche link, così da partire dal presupposto che – di fatto – la repressione russa della libertà di espressione esiste e che putin può essere considerato, a tutti gli effetti, un bambino cattivo. Questo serve a capire che certe manifestazione sono più motivate qui che in altri luoghi citati, non a desiderare un pussy riot party o ad appendere necessariamente la foto di putin al muro per tirargli le freccette, sbavando e covando rancore. Buon lavoro.

  30. archimede ha detto:

    Concordo al 100% con Alex-

  31. A sinistra (parlo di quella “antagonista” non del PD o SEL..) finalmente si discute! Dividendosi su questioni dirimenti e vitali per l’area.
    Guardate lo scontro tra Polvere Da Sparo – http://baruda.net/tag/pussy-riot/ – e Femminismo a Sud (http://femminismo-a-sud.noblogs.org/search/pussy+riot) da una parte e Militant dall’altra ( http://www.militant-blog.org/?p=7514 http://www.militant-blog.org/?p=7531) nato proprio a partire da questo articolo e da una polemica riguardante una “censura” di Baruda riportata su Comedonchisciotte (http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=51059&highlight= http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=51084&highlight= ). Io, com’è chiaro, approvo quanto scrive Militant.

  32. scanner ha detto:

    Mi sono fatto un giro tra i commetatori di questo sito. A difendere le tre disgraziate ci sono solo bande di ravers e punkabbestia. Fantastico quello che discetta di libri di politici svizzeri e poi sul FB scrive “Tornare a casa a quest’ora da sobrio non mi capitava dagli anni ottanta”. Ci si chiede cosa abbia capito del libro in quelle condizioni.

  33. Pingback: MenteCritica » Pussy pussy, bau bau

  34. Cafiero Pasquale ha detto:

    IL giorno della tragica condanna del gruppetto exsovietico, ho scritto su un blog, molto seguito,, sul fatto di come, questa notizia, avesse oscurato quella di Assange, ma soprattutto quella, davvero tragica dei minatori uccisi in sudafrica. Non gliene n’è fregato nulla a nessuno, niet risposte.
    Evidente è che, queste donne, e chi le ispira, sanno bene che la f**a fa’ più notizia di 34 “negri” uccisi. E lo stare qui a parlarne ne è prova concreta.
    Trovo patetici gli indefinibili anarchici , compagni cheguevaristi etc etc..che difendono la libertà delle povere “artiste”…perché in russia c’è putin..uno che ha fatto i brogli per essere eletto.
    Ma noi italiani non dovremmo parlare, abbiamo un presidente del consiglio eletto da un non eletto…un un vecchio individuo, la cui azione artistica più eclatante che gli si conosce è quella di fare..”legalmente” la cresta sui viaggi aerei…
    Purtroppo, anche i nostri “rivoluzionari” sono figli di Youtube..e di quanto di più becero il capitalismo ha prodotto negli utlimi 20 anni, Se questa è la critica della sinistra..avremo altri 1000 anni di demoberlumontiani al governo.
    Che tristezza

  35. ‘Pussy Riot’ nuovo brand?. “Nuove dissidenti” dell’era Putin, “gruppo musicale russo più famoso al mondo”, come le hanno definite alcuni giornali internazionali, le Pussy Riot potrebbero presto diventare anche un vero e proprio marchio, registrato e legalmente protetto. A spiegarlo, uno degli avvocati delle tre ragazze, Mark Feigin, secondo il quale la procedura per registrare il brand è già iniziata ad aprile, prima della condanna a due anni di detenzione decisa per le giovani dal tribunale del distretto Khamovnichesky. Stando al legale, l’iniziativa era necessaria per evitare che il nome del gruppo punk femminista venisse utilizzato, senza consenso della stessa band, in iniziative e progetti provocatori.

    La notizia, però, ha fatto già parlare alcuni quotidiani russi di “capitalizzazione” della pena – grazie alla quale la popolarità di Nadia, Masha e Katia, in carcere già da marzo per la loro azione “blasfema” in cui invocano l’intercessione della Vergine per liberare il Paese da Putin – è salita alle stelle. Nezavisimaja Gazeta oggi ricorda le parole del marito di Nadia – Pietr Verzilov, anche lui attivista in prima linea – il quale aveva avvertito di recente che d’ora in poi, per produrre e commercializzare gadget e souvenir con il nome delle Pussy bisogna avere un’autorizzazione, pena la violazione del copyright.

    Il merchandise delle Pussy, però, è già iniziato. Sono numerose le iniziative che su internet vendono t-shirt di ogni fattezza e colore con la scritta “Pussy Riot libere” e le tre ragazze incappucciate con gli inconfondibili passamontagna colorati. “

    da Repubblica
    e dall’articolo fotocopia (parola per parola) del Corriere

  36. Pingback: SIAMO A PUTTANE! Parte da OTPOR un’altro tentativo di Rivoluzione Colorata contro la Russia con il sostegno di Usa e Ue | STAMPA LIBERA

  37. http://plutser.ru/about%20Plutser/recense/Henrik_Baran “Selection Committee for Grants Soros Foundation, Russia
    Moscow, Russian Federation
    Recommendation for Alex Plutser-Sarno” (la mente di VOINA)

  38. Elena ha detto:

    Sono d’accordo al 100% con Alexander Lavelli. Lascio un link, che dovrebbero leggere soprattutto quelli che stentano a credere alla teoria dei complotti. Buona lettura
    http://qmqf.forumfree.it/?t=58500114

  39. Per illustrare la reazione di una gran parte del popolo russo alla provocazione delle Pussy, postiamo un frammento della lettera aperta a Sir Paul McCartney, scritta da un sacerdote russo, Igumeno Sergej, Rettore della Chiesa dello Spirito Santo di Mosca, negli anni ’70 batterista di un gruppo rock e membro del movimento hippy

    “Caro Sir Paul,
    Alcuni mesi fa la Russia ha visto un atto malvagio. Noi, credenti russi, percepiamo l’evento in questo modo. Nella chiesa, costruita in onore della liberazione della Russia dall’invasione di Napoleone, nella chiesa che per noi è il più grande santuario nazionale, quattro ragazze hanno iniziato a ballare proprio davanti all’altare del giuramento, cantando canzoni sacrileghe e offensive verso il Patriarca, che è per tutti di noi un leader spirituale e un uomo d’onore. Tutto questo Baccanale è stato filmato e diffuso nel mondo. Inutile dire che shock e insulto nell’animo è stato per noi, religiosi ortodossi russi, averlo subito.
    Diverse settimane prima di questo evento, le Pussy Riot hanno cercato di fare qualcosa di simile in un’altra chiesa di Mosca. Gli è stato gentilmente chiesto di andarsene senza dare un simile spettacolo pubblico. Hanno condotto una azione simile nella Piazza Rossa, esattamente dove voi, caro Sir Paul, avete dato il vostro concerto. E ancora, il sacrilegio e la distorsione sono rimasti senza conseguenze. Alla fine, prima dell’”azione” nella Chiesa di Cristo Salvatore, i membri delle Pussy Riot hanno ripreso ed eseguito un atto di sesso di gruppo con i loro partner al Museo zoologico di Stato, in pieno giorno e in presenza di visitatori, compresi dei bambini. Video e foto di questa sfrontatezza sono stati diffusi su Internet e mostrati sui canali televisivi centrali russi.
    Sir Paul, vorrei chiederle se considera queste azioni normale? Cosa potrebbe accadere in futuro, se questi cosiddetti artisti punk rock, che in realtà non hanno nulla a che vedere né con il movimento punk, né con la musica rock, non saranno fermati? Certo, i tempi stanno cambiando e nel “mondo civilizzato” questo è probabilmente considerato normale, ma non riesco a immaginare che i musicisti del gruppo dei Beatles, anche con la loro non conformità, consentirebbero qualcosa di simile in presenza di bambini in un museo. Esistono alcune norme di morale, decenza, etica, bene e male, non necessariamente connessi con questa o quella religione, che nessuno può trascurare. Perché se la gente oltrepassa questi limiti, perderà il carattere di Homo Sapiens e diventerà un animale.
    Caro Sir Paul, sono sicuro che voi e altri musicisti famosi, siete stati indotti in errore circa l’essenza di quest’ultimo evento, ed avete parlato in favore delle Pussy Riot senza conoscere questi dettagli. Questo è il motivo per cui mi sono avventurato a farvi conoscere la posizione dei credenti russi. Nella vostra lettera indirizzata alle Pussy Riot, lottate per la libertà d’arte e l’autoespressione. Nessuno vi è contrario. Tutto, la libertà, l’arte e la libera espressione, sono diritti elementari che Dio ha dato ad ogni uomo. Come Nostro Signore Gesù Cristo ci insegna, Conoscerete la verità, e la Verità vi renderà liberi (Il Vangelo secondo Giovanni, cap. 8 par. 32). Il cristianesimo è la religione delle persone amanti della libertà e del libero pensiero.
    E nella Russia di oggi, il nostro desiderio di essere liberi è moltiplicata dall’esperienza di vita nello stato totalitario comunista che noi, russi, abbiamo avuto. Sir Paul, si ricordi che la Chiesa ortodossa russa non invita a punire le Pussy Riot: il procedimento giudiziario ha avuto luogo su petizione di privati che sono stati profondamente offesi dal loro gesto. E capisco queste persone. Quando le Pussy Riot bestemmiano in strada, è un loro affare privato. Molte persone fanno lo stesso. Ma se irrompono nella nostra chiesa disturbando la gente che prega, insultando il nostro Dio, la nostra fede, il nostro patriarca, offendono personalmente ognuno di noi.
    Vi prego, ditemi, Sir Paul, quale sarebbe la vostra reazione se qualcuno durante un vostro concerto irrompesse sul palco e iniziasse a rompere i vostri strumenti, ostacolando le vostre prestazioni, per poi prendere il microfono e con parolacce offendere tutto ciò che è caro e sacro per voi, cioè vostra moglie, i vostri genitori, la vostra arte, i vostri valori morali? La chiamereste auto-espressione e libertà di arte o la considererete una condotta distorta? E che cosa fareste in una situazione del genere? Penso che come uomo in possesso di dignità, non avreste aspettato la guardia, ma avreste reagito voi stessi contro tale persona.
    Probabilmente la condanna delle Pussy Riot è severa. Ma è stato emessa dagli organi giudiziari. Volendo il bene di queste giovani donne, vi prego di capire anche noi, credenti ortodossi. A nessuno si vuole fare del male, o dare il carcere, molto tempo in carcere, ma allo stesso tempo desideriamo che i nostri santuari, per i quali i nostri padri e nonni hanno versato il sangue, e non in un così lontano passato, non siano sottoposti ad un affronto. Non siamo stati noi che abbiamo preso i membri del gruppo Pussy Riot, ma sono loro che sono entrati nella nostra chiesa e insultato profondamente le persone presenti, e migliaia di utenti di Internet che hanno visto il video di questo sacrilegio. Ci hanno preso in giro davanti all’altare di Dio. E non vogliamo che queste donne ignoranti e disturbate passino molto tempo in carcere, ma solo che qualcosa del genere non avvenga in una delle nostre chiese.

    Con tutto il rispetto,
    Hegumen Sergy (Ribko),
    Rector of Moscow Church of Holy Spirit,
    Member of Intersynodical Presence of Russian Orthodox Church,
    in the 70s – drummer of rock-group and a member
    of hippies movement

    http://orientalreview.org/2012/08/22/on-pussy-riot-cia-and-cultural-terrorism/.
    http://www.pravmir.com/open-letter-of-fr-sergy-ribko-to-sir-paul-mccartney/

  40. Non insistete…le polemiche sterili e personali non saranno più pubblicate. Se avete argomenti e/o contributi sul tema, bene, altrimenti ci sono centinaia di altri siti dove sfogare l’Ego ferito….

  41. Santi ha detto:

    Bell’articolo, ma ti mostri ingenuo quando parli di Occupy, fanno parte del carrozzone anche loro. Ti segnalo questa mia ricerca, magari trovi qualche spunto interessante.

    http://www.tempodicambiare.it/forum/index.php?/topic/317-rivoluzioni-e-manifestazioni-pilotate-movimenti-occupy-indignados-e-otpor/

  42. Santi ha detto:

    Dimenticavo, a proposito del “collettivo artistico”. Hai visto il video che girava su vimeo in cui una di loro è andata (assieme ad altri tipetti raccomandabili) dentro un supermarket, si è infilata un pollo morto dentro l’utero ed è uscita col pollo ficcato li dentro (per poi “espellerlo” in strada)? La loro “arte” è anche peggio della musica di m***a che fanno.

    • Hemm…mi sa che la tua lettura dell’articolo è stata un pò “superficiale” ;). Ho dato io, direttamente da fonti russe, per primo quella informazione, assieme ad altre poi riportate ovunque. Trovi tutti i link nell’articolo cercando questa frase:*Bene, ora -se siete maggiorenni!- rendetevi conto da soli guardando l’azione al supermarket: The group “Pussy Riot” carryout chicken in vagina! o la cosiddetta “performance al museo” (FATELO!!!)*

  43. “Le Pussy Riot, perché non rappresentano la libertà di manifestare proprie idee, in quanto non le hanno, loro manifestano le idee di signoraggio economico occidentale interessato di portare caos in Russia. La Russia non ha bisogno delle rivoluzioni, le abbiamo avute fin troppe, ora la Russia ha bisogno unire la sua classe dei borghesi intelettuali con le masse popolari, per creare unico strato sociale che si può riconoscersi nella definizione “cittadino”. La rivoluzione bisognarebbe fare qui in occidente, dove tra politici corrotti, signoraggio bancario, poolazione ignorante e addormentata non si vede più l’orizzonte… ” Nicolai Lilin, autore di “L’Educazione Siberiana”, 25/08/2012

  44. Pingback: L’informazione sul Web, la fine del giornalismo ufficiale e la caverna di Platone

  45. Pingback: Psy-Op Pussy Riot | iconiconpost II

Scrivi una risposta a Laqualunque Cancella risposta