Ufficiale, il “Riscaldamento Globale” non è più un dogma! (aggiornato 7/6/2013)

A_new_ice_age_v2_by_DjsankaQuando da più parti palesavamo dei dubbi sulla teoria del “riscaldamento globale di origine antropica” le reazioni erano le più varie, dalla accusa di essere “al soldo dei petrolieri” o della lobby del carbone, alla minaccia di Trattamenti Sanitari Obbligatori, fino all’accostamento semantico al “male assoluto” tramite l’uso dell’ingiurioso termine “negazionista“. Da oggi però anche i più ligi epigoni del pensiero collettivo dovranno accettare una relativizzazione dei loro dogmi. Il colonnello e noto meteorologo Paolo Ernani ha rilasciato una intervista, publicata dall’ufficialissimo Meteoweb che, dopo il famoso caso del “climategate” e dopo i dubbi espressi dallo stesso Lovelock o dalla Università di Reading (UK) fa luce sull’argomento sollevando il velo di ipocrisia su dati reali ed interessi in gioco (ricordiamo, pacatamente, che tutto il dibattito sulla “geoingegneria” parte dall’accettazione di questo dogma). A voi la lettura.

(aggiornamento del 7 Giugno 2013 in coda all’articolo)

 

Clima, intervista all’esperto: “sì, sta arrivando una nuova era glaciale ma non ve lo dicono per le lobby del global warming”

Neve06L’articolo pubblicato stamani con le dichiarazioni del Colonnello Paolo Ernani, noto meteorologo italiano, ha destato molto scalpore. Non si tratta, infatti, di quisquilie. Abbiamo intervistato lo stesso Ernani per capirne di più, e gli abbiamo chiesto quale sarà l’evoluzione termica della Terra nei decenni che verranno.
Recenti nostri studi fanno pensare che qualcosa di rilevante si stia già manifestando“, ci ha risposto. “Per esempio nel calcolare sulla penisola italiana la temperatura media annua (1997-2012) e la sua relativa linea di tendenza abbiamo notato che quest’ultima tende a scendere. In parole più semplici la temperatura media sull’Italia ha smesso di salire dalla fine del secolo scorso e da allora, anno dopo anno e in maniera quasi impercettibile,sta scendendo. Insomma è in atto un’inversione di tendenza che sarà palpabile anche nello scorrere di questo anno 2013. In definitiva col passar del tempo (anni) farà sempre più freddo“.
spagna-apocalisse-di-neve-sui-pirenei-L-ZJieUUPerché  siete orientati nel sostenere questa ipotesi?
La risposta la si può trovare nelle pieghe del mio libro “effetto serra e macchie solari” edito nel 2006 da Sovera e che qui esplicito brevemente. Sappiamo per certo che tra il periodo freddo (1645-1715) relativo al minimo di Maunder e quello caldo attuale sono trascorsi 300 anni e che questo periodo caldo ( fino al 1996 circa) è correlato con un forte aumento delle macchie solari. Tale situazione tuttavia si sta modificando abbastanza rapidamente. Gli ultimi tre cicli solari (con lunghezza temporale media di 11 anni) si stanno affievolendo, ossia il sole sta perdendo potenza e di conseguenza anche la temperatura del Pianeta tornerebbe di nuovo a scendere dando così il via all’inversione di tendenza cui seguirebbe una instabilità planetaria associata non solo a fenomeni iniziali estremi quali forti piogge (basta vedere che cosa sta succedendo nell’Europa centrale) alternate a periodi poco piovosi, freddo intenso seguiti da periodi di caldo, tempeste violente ecc. ma porterebbe infine la temperatura verso valori via via sempre più bassi fino a generare decennio dopo decennio un’altra piccola era glaciale (io la situerei tra 2035-2045; altri ricercatori ancora più avanti)“.

Se tutto ciò si verificasse, cosa accadrà? Si potrebbero ripetere su gran parte dell’Europa i fenomeni meteorologici avutisi durante il minimo di Maunder e cioè temperature abbastanza fredde ed espansione dei ghiacciai di diversi gradi di latitudine più a sud  (nell’emisfero nord) rispetto alle posizioni attuali. Il discorso che abbiamo fatto sinora è condiviso anche da altri studiosi. Non molti in verità e tuttavia non siamo ben visti dai fautori del Riscaldamento globale spesso coccolati dalle lobby dell’energia eolica e fotovoltaica comodamente inserite nell’IPCC (Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici di cui, Al Gore, ne è l’espressione più rappresentativa)”.

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*Aggiornamento del 7 Giugno 2013

Che si sia rotta una “diga” e che (con buona pace dei talebani del “global warming”) della questione si possa finalmente discutere lo provano la serie di articoli usciti in questi giorni (da Forbes –QUIQUI– alla BBC,  dal Britain Met Office all’Herald) come riportato in questo ulteriore articolo su Meteoweb che riportiamo qui di seguito per intero. La  verifica di questi dati ridimensionerà drasticamente l’attenzione posta sul CO2 (“il riscaldamento è terminato 15 anni fa, e le temperature globali hanno smesso di aumentare sin da allora, sebbene le emissioni globali di CO2 siano salite. L’effetto serra della CO2 è debole e marginale paragonato alle cause naturali del cambiamento climatico”)  riportando correttamente l’allerta sui veri inquinanti, ma, mentre di più parti si paventa una “New Ice Age”,  noi osserviamo, curiosi di vedere quanto tempo ci metterà il mainstream ad accettare questa inversione di tendenza, o se i lauti finanziamenti e le potenti cordate legate alla “green economy” avranno ancora la meglio sulla oggettività dell’informazione.

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Esperti di tutto il mondo confermano l’arrivo di una nuova era glaciale: previsioni da brividi anche sulla prestigiosa rivista Forbes

L’aumento della temperatura globale del tardo 19° secolo ripropone lo schema della Mini Era Glaciale, scrive Peter Ferrara per Forbes: “l’andamento della temperatura globale accompagna, non i livelli in aumento della CO2, ma i cicli di temperatura oceanica dell’Oscillazione Pacifica Decadale (Pacific Decadal Oscillation, PDO) e della Oscillazione Atlantica Multidecennale (Atlantic Multidecadal Oscillation, AMO).”
Ogni 20-30 anni, l’acqua molto fredda presente sul fondo dell’oceano, sale verso la superficie, dove provoca un leggero effetto raffreddante sulle temperature globali fino a che il sole non scalda quell’acqua. Quell’acqua intiepidita poi contribuisce a temperature leggermente più calde, fino al ciclo successivo.

Quei cicli di temperatura oceanica costituiscono i motivi per cui le temperature si sono alzate tra 1915 e il 1945, quando le emissioni di CO2 erano molto più basse che negli anni recenti. Il mutamento in un ciclo di temperatura oceanica fredda, principalmente il PDO, è la ragione principale per cui le temperature globali sono scese dal 1945 fino alla fine degli anni ’70, nonostante l’aumento di emissioni di CO2 durante il periodo di industrializzazione post-guerra che ha interessato l’intero globo.
I 20-30 anni dei cicli di temperatura oceanica sono tornati caldi dalla fine degli anni ’70 fino alla fine degli anni ’90, ragione principale per cui le temperature si sono alzate in quel periodo. Ma il riscaldamento è terminato 15 anni fa, e le temperature globali hanno smesso di aumentare sin da allora, sebbene le emissioni globali di CO2 siano salite. Come ha riportato l’Economist, “Il mondo ha aggiunto approssimativamente 100 bilioni di tonnellate di carbonio nell’atmosfera tra il 2000 e il 2010. Quasi un quarto di tutta la CO2 emessa dall’umanità dal 1750.”
Eppure, nessun riscaldamento durante quel periodo. Perché? L’effetto serra della CO2 è debole e marginale paragonato alle cause naturali del cambiamento climatico.

All’inizio, l’attuale stallo del riscaldamento globale era attribuito ai cicli oceanici che ritornavano nella fase fredda. Ma qualcosa di molto più nefasto si è sviluppato durante questo periodo: le macchie solari seguono ritmi di breve termine di circa 11 anni, e ritmi di lungo termine che vanno dai 90 ai 200 anni. Il numero di macchie solari è declinato sostanzialmente nell’ultimo ciclo di 11 anni, mentre, nell’attuale, l’attività solare è crollata. La NASA ha emesso un rapporto nel gennaio di quest’anno dove si afferma che “il sole potrebbe essere al principio di un evento tipo Maunder. L’attuale ciclo solare è il più debole degli ultimi 50 anni.”
Il programma radiofonico The Voice of Russia ha affermato ad aprile che “il riscaldamento globale, che è stato l’oggetto di tante discussioni negli anni recenti, dovrebbe invece dare la precedenza al raffreddamento climatico. Secondo scienziati dell’Osservatorio Pulkovo a San Pietroburgo, l’attività solare sta diminuendo, sicché anche le temperature medie annuali inizieranno a declinare. Scienziati britannici e statunitensi sono ormai concordi nell’affermare che le previsioni del raffreddamento climatico sono ormai lontane dall’essere infondate.”
Il comunicato citava Yuri Nagovitsyn dell’Osservatorio Pulkovo, il quale sostiene che “l’attività solare è in calo. Il ciclo solare di 11 anni non apporta un cambiamento climatico significativo – solo l’1-2%. L’impatto del ciclo di 200 anni è molto più grande – oltre il 50%. A tale riguardo, potremmo trovarci in un periodo di raffreddamento della durata di 200-250 anni.” In altre parole un ritorno a una Mini Era Glaciale.

L’Herald tedesco ha riportato a marzo che i meteorologi tedeschi hanno rilevato che “l’inizio del 2013 è il più freddo degli ultimi 208 anni” e citano lo scienziato russo Habibullo Abdussamatov dell’Osservatorio Pulkovo, il quale dichiara che “ciò è prova di un ingresso in una Mini Era Glaciale. Dopo avere studiato le macchie solari e la loro relazione col cambiamento climatico sulla Terra, direi che ci troviamo ormai in una inevitabile avanzata verso un profondo calo di temperature.”
La fiducia nel Riscaldamento Globale sta collassando anche nella tanto devota Europa, che sta vivendo inverni sempre più rigidi che hanno cominciato a invadere persino la primavera. Christopher Booker, in un articolo sul Sunday Telegraph scrive che “in questo secolo, le temperature medie invernali sono scese di 1,45°C, più del doppio dell’aumento che ha caratterizzato il periodo 1850-1999, e il doppio rispetto all’aumento delle temperature registrate nel XX secolo.”
Persino il Britain Met Office, quasi da considerarsi il quartier generale dei sostenitori del riscaldamento globale, ha ammesso lo scorso dicembre che non ci sarebbero stati più incrementi di temperatura almeno fino al 2017.
“Il Riscaldamento Globale non diverrà mai il problema che molti cercano di ingigantire. Le emissioni umane di CO2 costituiscono solo il 4 – 5% delle emissioni totali globali, incluse le cause naturali. Le concentrazioni atmosferiche della CO2 nelle lontane ere geologiche erano molto, molto più alte di oggi, eppure la vita è andata avanti. Forse perché l’impatto delle temperature sugli incrementi di concentrazione della CO2 declina logaritmicamente. Ciò significa che c’è un limite naturale su quanto la CO2 può effettivamente riscaldare il pianeta” – afferma Peter Ferrara per Forbes – “C’è un problema fondamentale con le temperature registrate in questo periodo controverso che stiamo vivendo, quando la scienza climatica si è incontrata e confusa con la scienza politicizzata. Le registrazioni effettuate da terra, sotto il controllo del Met Office, della NASA e del NOAA, mostrano più riscaldamento di quanto ne rivelino invece i satelliti. Però le rilevazioni satellitari sono state a loro volta avallate dai palloni meteorologici. E’ quando si giunge a terra che le informazioni vengono distorte.”Ciò che ora non si può fare a meno di notare è la grande divergenza tra le temperature del mondo reale e le proiezioni dei modelli climatici del Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC). Ecco perché “dal 1999 al 2011, le previsioni sulle temperature di 11 anni su 12 del Met Office erano troppo alte” scrive a gennaio il corrispondente climatico della BBC Paul Hudson.

*Scelti per voi da PEPE RAMONE

Vedi anche: CO2: 5.485 citazioni possono essere sbagliate???

Lovelock : “Troppo allarmismo, le temperature non stanno più aumentando”

Scopri di più su : www.nogeoingegneria.com

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9 risposte a Ufficiale, il “Riscaldamento Globale” non è più un dogma! (aggiornato 7/6/2013)

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  2. magnet ha detto:

    Un articolo molto ben fatto dal titolo LA TRUFFA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE
    lo trovate a http://www.antikitera.net/news.asp
    Magnet

  3. Maria ha detto:

    E oggi un altra. Clima, esperti di USA e Messico confermano: “Nuova Era Glaciale imminente, inizierà nel 2014″ …http://www.meteoweb.eu/2013/06/clima-esperti-di-usa-e-messico-confermano-nuova-era-glaciale-imminente-iniziera-nel-2014/207980/

  4. Pingback: Scie chimiche di Scienza Marcia – Menzogna Globale; “club esclusivo” e controllo della geoingegneria mondiale | Escogitur.it

  5. Maria ha detto:

    Researchers who have predicted a long term solar minimum or ‘solar hibernation’ and/or a new climate change to a period of long lasting cold weather based upon solar activity.
    ***

    1. Dr. Habibullo I. Abdussamatov: Russian Academy of Scientists. Head of space research at the Pulkova Observatory, St. Petersburg.

    Comment: RIA Novosti, August 25, 2006: “Khabibullo Abdusamatov said he and his colleagues had concluded that a period of global cooling similar to one seen in the late 17th century – when canals froze in the Netherlands and people had to leave their dwellings in Greenland – could start in 2012-2105 and reach its peak in 2055-2060….He said he believed the future climate change would have very serious consequences and that authorities should start preparing for them today….”
    ***

    2. David Archibald. Summa Development Limited. (Australia).

    From his paper: Archibald, D.C., (2006), Solar Cycles 24 and 25 and predicted climate response, Energy and Environment, Vol.17, No.1.

    Comment from paper: “Based on a solar maxima of approximately 50 for solar cycles 24 and 25, a global temperature decline of 1.5C is predicted to 2020 equating to the experience of the Dalton Minimum.”
    ***

    3. Dr. O.G.Badalyan, and Dr.V.N. Obridko, Institute of Terrestrial Magnestism. Russia, Dr.J.Sykora. Astronomical Institute of the Slovak Academy of Sciences, Slovak Republic.

    From their paper: Balalyan, O.G., V.N. Obridko, and J. Sykora, (2000), Brightness of the coronal green line and prediction for activity cycles 23 and 24, Solar Physics, 199: pp.421-435.

    Comment from paper: “ A slow increase in (intensity of coronal green line) in the current cycle 23 permits us to forecast a low-Wolf-number (number of sunspots) cycle 24 with the maximum W~50 at 2010-2011.” (Note: a 50 sunspot level is a Dalton class minimum)
    ***

    4. Dr. B. P. Bonev, Dr. Kaloyan M. Penev, Dr. Stefano Sello.

    From their paper: Bonev, B.P., et. al., (2004), Long term solar variability and the solar cycle in the 21st century, The Astrophysical Journal, Vol. 605, pp.L81-L84.

    Comment from their paper: “…we conclude that the present epoch is at the onset of an upcoming local minimum in long term solar variability.”
    ***

    5. John L. Casey, President, Space and Science Research Corporation. Orlando, Florida

    From his research report: Casey, John L. (2008), The existence of ‘relational cycles’ of solar activity on a multi-decadal to centennial scale, as significant models of climate change on earth. SSRC Research Report 1-2008 – The RC Theory, http://www.spaceandscience.net. Comments from the research report:

    “ As a result of the theory, it can be predicted that the next solar minimum may start within the next 3-14 years, and last 2-3 solar cycles or approximately 22-33 years. …It is estimated that there will be a global temperature drop on average between 1.0 and 1.5 degrees C, if not lower, at least on the scale of the Dalton Minimum. …This forecast next solar minimum will likely be accompanied by the coldest period globally for the past 200 years and as such, has the potential to result in world wide, agricultural, social, and economic disruption.”
    ***

    6. Dr. Peter Harris. Engineer, retired, Queensland, Australia.

    From his analysis of glacial and interglacial cycles he concludes: “…we can say there is a probability of 94% of imminent global cooling and the beginning of the coming ice age.”
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    7. Victor Manuel Velasco Herrera. Researcher at the National Autonomous University of Mexico.

    His comments from his research released in August 2008: “…in two years or so, there will be a small ice age that lasts for 60-80 years.”
    ***

    8. Dr’s. Y.T.Hong, H.B. Jiang, T.S. Liu, L.P.Zhou, J.Beer, H.D. Li, X.T.Leng, B.Hong, and X.G. Qin.

    From their paper: Response of climate to solar forcing recorded in 6,000-year (isotope) O18 time-series of Chinese peat cellulose. The Holocene 10.1 (2000) pp. 1-7.

    The Chinese team of researchers observed “…a striking correspondence of climate events to nearly all of the apparent solar activity changes.”

    In showing O18 isotope measurements were high during the coldest periods they concluded, “If the trend after AD 1950 continues…the next maximum of the peat O18 (and therefore cold maximum) would be expected between about AD 2000 and AD 2050.”
    ***

  6. Maria ha detto:

    SPERIAMO CHE SBAGLIANO TUTTI, E CHE CI SIA UNA VIA DI MEZZO 🙂

  7. Silver Price ha detto:

    Verificando i dati di irraggiamento solare si può constatare come le variazioni dell’attività solare negli ultimi 30 anni siano state minime in rapporto invece ad un aumento della temperatura globale ben più marcato. Gli scienziati che sostengono questa teoria, pur ammettendo che la variazione dell’attività solare sia stata in passato uno dei possibili fattori che hanno influenzato le temperature, ritengono che oggi la gran parte del surriscaldamento globale sia dovuta ai gas serra.

  8. Quartilla ha detto:

    A forza di leggere le argomentazioni dei negazionisti, mi sto convincendo che si tratta di persone intenzionate a non mettere in discussione il loro abuso dell’automobile ;-))
    Io non ho mai avuto l’auto e la differenza tra Copenhagen (200 auto/1000 abitanti) e Firenze (600 auto/1000 abitanti) la apprezzo facilmente, anche a prescindere dai gas serra

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